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Roma Fiumicino sarà il primo hub di Ryanair.

Boeing 737 MAX
Boeing 737 MAX con livrea Ryanair

Ryanair è pronta a cambiare modello industriale e a passare ad uno schema hub-and-spoke. Dopo anni passati a perfezionare il modello point-to-point, che porta i passeggeri da un aeroporto all’altro senza scali intermedi, ma non si occupa delle connessioni né alla partenza né all’all’arrivo, la compagnia low-cost irlandese è alla soglia del grande balzo. Dalla fine del mese di aprile 2017 sarà Roma Fiumicino, aeroporto principale di quell’Alitalia ancora alle prese con mille problemi, il primo scalo nel quale i passeggeri di Ryanair potranno trasferirsi da un volo all’altro per giungere a destinazione.

Il sistema point-to-point è più semplice da mettere in pratica e richiede meno spese da parte del vettore, ma limita il numero di destinazioni che un passeggero può raggiungere, e lo obbliga a studiare autonomamente orari dei voli e tempi dei trasferimenti che comprendono pure il ritiro dei bagagli e la loro riconsegna. Nel modello incentrato su hub, invece, la compagnia si fa carico delle coincidenze dei voli, della logistica del trasbordo dei bagagli e, con un semplice stop-over, amplia il ventaglio di destinazioni raggiungibili con un solo biglietto. È inoltre responsabile, in caso di ritardo che causi la perdita della coincidenza, di portare comunque a destinazione il passeggero.

Per il mese di settembre, inoltre, è previsto l’inizio di una collaborazione più stretta, quale feeder dei voli intercontinentali, di Norwegian Air Shuttle a Londra Gatwick e Aer Lingus a Dublino.

Siamo agli albori di un cambio di paradigma per le compagnie low-cost, che puntano a diventare ancora più competitive nei confronti dei vettori tradizionali.

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4 Comments

  1. ️Ma siamo proprio coglioni noi italiani, con la crisi che c’è nel nostro paese a spalancare la porta e a mettere il tappeto rosso agli irlandesi che vengono a fregarci i soldi( passeggeri) in casa !!!!
    E sarà dura per quei passeggeri che hanno sempre viaggiato sicuri in mani esperte di professionisti Alitalia,passare di colpo in mano a ragazzini inesperti e capaci forse solo a vendergli uno schifoso panino !!!!

    1. Assolutamente d’ accordo con te cristiana!! Ormai professionalità e competenza non contano più. Hanno volutamente affossato la nostra ormai ” ex” compagnia di bandiera per stendere il tappeto a suon di contributi PUBBLICI ad una compagnia irlandese che di tutto si occupa tranne che di sicurezza e paga le tasse in Irlanda. Vergognoso!

    2. Cara Cristina ,purtroppo il nostro è il paese dove gli altri fanno affari e le aziende italiane possono anche fallire, abbiamo un tesoro sotto il sedere,un paese a vocazione turistica come il nostro, ma ancora non l’abbiamo capito . Aggiungo per finire che questi neanche contribuiscono ad arricchirlo perché tutte le tasse, gli acquisti, i versamenti li fanno in Irlanda dove hanno una tassazione molto più bassa…tutto con il benestare di questa classe politica che si definisce di sinistra..W l’Italia

  2. Ma noi in italia ce le vogliamo certe cose!
    Alitalia, riserva clientelare di tutti i partiti da 30 anni e più, ha sprecato fiumi di miliardi, ha perso n occasioni di fusione con altri carriers per costruire un network serio ed e’ ostaggio dei sindacati che proteggono i privilegi di personale ben dovrà dimensionato rispetto alle rotte che ormai gestisce ( perdendo milioni di auto al giorno)
    Questo è l’esempio della gestione industriale in italia e queste sono le conseguenze

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