Perché staremo più scomodi, in alcuni casi.
Spesso il progresso non è quello che speriamo o che ci prospettano, e se visto dalla economy class l’orizzonte è sempre più coperto da nubi tempestose. Mentre la frequenza di distribuzione del cibo aumenta, ma non la sua qualità, e l’intrattenimento video si fa sempre più ricco, così almeno ci raccontano, nessuno può negare che il comfort sia invece in caduta libera. L’imbottitura dei sedili, la distanza con quello di fronte e i passeggeri a fianco … sempre peggio. La formula vincente per convincere la gente a viaggiare sempre più stretta come sardine sembra Panem et Circenses, che tradotta suona come Ingozzati, Divértiti e Diménticati che sei Scomodo.
Di sicuro è una tendenza che va avanti da decenni, ma da quando il sistema Hub and Spokes è stato sfidato dal Point to Point, le cose sono peggiorate. Se il primo prevede grandi aerei per voli a lunga distanza tra gli aeroporti principali e altri più piccoli per distribuire i passeggeri alle destinazioni locali, il secondo usa aerei snelli e a poco consumo per portare 210 – 335 passeggeri esattamente alla destinazione richiesta e senza scalo intermedio.
L’aereo esempio del primo sistema è l’Airbus A380, gigantesco quadrireattore che alla nascita, all’inizio del nuovo millennio, venne presentato come il futuro della comodità in volo: spa, bar, shopping, hotel e quant’altro per 525 passeggeri in una confortevole configurazione a tre classi. Di tanto ottimismo è rimasto ben poco almeno per la economy class, solo Korean Air ha infatti aperto un duty free a bordo dei suoi A380. Nel frattempo i costi di operatività sono cresciuti e così pure i passeggeri a bordo, che nel caso specifico hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 652 con gli apparecchi di Transaero (leggi qui). Col senno di poi possiamo affermare che le ottimistiche e ingenue previsioni si sono sciolte come neve al sole, da un modello di lusso si è passati a quello di trasporto di massa. Anche Emirates, che opera un terzo di tutti gli A380 in volo e che tanto pubblicizza le suite con doccia in prima classe, spinge poi per una ultra stretta disposizione 3-5-3 in economy (leggi qui).
Il secondo modello, invece, nato in parte dalla deregulation dei cieli e spinto prepotentemente dalle low-cost, richiede apparecchi più piccoli ed efficenti, come ad esempio il Boeing 787 Dreamliner.
Nello specifico ci sono poco più di una decina di anni tra i due progetti, ma dal punto di vista concettuale e del mercato sono separati da una generazione.
In sintesi, il futuro per i passeggeri di economy class può essere grigio, ma anche no, molto dipenderà dalla compagnia aerea con la quale voleranno e sopratutto dal tipo di apparecchio volato.