Il nuovo business plan di Alitalia – Etihad.
Per il momento dobbiamo credergli sulla parola ma, soprattutto, avere tanta fiducia nell’intenzione di Etihad di rientrare dall’investimento di 560 milioni di euro ($750M) con il quale ha acquisito il 49% di Alitalia, il 75% del programma MilleMiglia e 5 paia di slot ex-AZ a Londra LHR.
Le strategie industriali per i prossimi 2 anni, da qui al 2017 quando si considera che la nuova AZ tornerà a guadagnare, sono state svelate dagli amministratori della compagnia italo-emiratina e, nonostante tutte le buone intenzioni, hanno lasciato qualche dubbio.
Eccone un riassunto.
Alitalia deve tornare ad essere una compagnia globale che si differenzi per un servizio al top, allontanandosi da politiche low-cost e imparando dall’elevata qualità del nuovo partner EY.
I punti di forza, quali i collegamenti verso le Americhe, verranno ampliati così come nuove rotte verso l’Asia, mentre altri aeroporti italiani saranno connessi ad Abu Dhabi e da lì alla moltitudine di destinazioni servite da Etihad in Asia meridionale, Cina e Pacifico / Oceania. A regime Abu Dhabi AUH si raggiungerà da Milano MXP e LIN, Venezia VCE, Bologna BLQ, Roma FCO, Catania CTA.
Ecco la strategia dei 3 hub italiani più in dettaglio: da Milano MXP verso Shanghai PVG e aumento delle frequenze verso Tokyo NRT e Abu Dhabi AUH; da Roma FCO verso Berlino, Dusseldorf DUS, San Francisco SFO, Città del Messico MEX, Pechino PEK, Seoul ICN, Santiago del Cile SCL e aumento delle frequenze verso New York JFK, Chicago ORD, Rio de Janeiro GIG e Abu Dhabi AUH; da Milano LIN aumento di connessioni verso i partner.
Il piano prevede infatti un incremento delle relazioni con i partner SkyTeam, nello specifico Air France / KLM e Delta, e quelle di Etihad Equity come airberlin, Niki, Air Serbia, Etihad Regional.
Nel riassetto della flotta è previsto che Alitalia cederà 14 Airbus A320 ad airberlin, in questo modo si velocizza il passaggio di airberlin a una compagnia all-Airbus, riducendo i costi di operatività e manutenzione per una flotta funzionale sul corto e medio raggio. Nella vendita diretta, senza intermediario, Alitalia dovrebbe riuscire a spuntare un prezzo migliore che quello del mercato.
Per ampliare il network sul lungo raggio AZ avrebbe comunque bisogno di nuovi apparecchi che si prevede possa acquisire dalla lista dagli apparecchi wide-body in consegna ad Etihad. Al momento AZ possiede 12 Airbus A330-200 e 10 Boeing 777-200ER.
La strategia che si delinea è quella che vedrebbe Alitalia forte sulle connessioni internazionali lasciando agli Etihad Equity Partners il compito di feeder e la copertura del corto e medio raggio europeo.
Silvano Cassano, CEO di Alitalia, pone inoltre molta enfasi sulla connessione aeroporto / treno ad alta velocità, puntando però su infrastrutture che ancora non ci sono e probabilmente non ci saranno da qui a qualche anno.
Quali impegni sono stati presi con il Governo Italiano, ci sono vere speranze che le comunicazioni sul territorio italiano facciano un sostanziale passo in avanti?