Ho volato HOP! Verona VRN – Parigi CDG, Air France AF1677.
Il nome della low-cost regionale di Air France: HOP!, nata dalla fusione di Airlinair, Brit Air e Regional mi piace, e non solo per il punto esclamativo, ma pure per l’idea di saltellare da un posto all’altro con allegria; non per nulla lo slogan è “Faire un saut d’une région à l’autre”, mentre a me è sempre venuto in mente islands hopping, ancora più divertente che saltellare tra regioni.
Comunque, da poco ho volato per la prima volta a bordo di un Embraer 170 di HOP! A5 in servizio da Verona VRN a Parigi CDG, ed è stata un’esperienza piacevole.
All’imbarco è indicata una fila per i passeggeri in possesso di Sky Priority, mentre sulla scaletta non ci sono corse e spintoni per accaparrarsi i posti preferiti, assegnati al check-in.
A bordo mi siedo a lato del finestrino e non sull’ala, mi piace guardare di sotto, poi sfoglio la selezione di quotidiani e riviste francesi in dotazione, quindi l’inflight magazine di AF mentre servono bibite, succhi di frutta e caffè. A dire il vero ho qualche appunto da fare sul caffè, ma al di là della tecnologia (!) che mi ha divertito, la dose di caffè solubile è nascosta nel doppio fondo del bicchierino di cartone che viene strappato dalle mani esperte della hostess, la mia è esclusivamente una questione di gusto. Con il caffè, serré o allongé a piacere, ci sono anche i biscottini, o i salatini con la bibita. Le bustine di zucchero e latte in polvere hanno i colori della compagnia, che ha i colori di Air France, che ha i colori del Tricolore transalpino.
Dopo meno di 10 minuti già si raccolgono le cartacce, anche se quelle che il passeggero precedente ha lasciato nella tasca dello schienale di fronte a me rimangono, il volo ne dura appena 70, ed è allora che mi rendo conto di come lo schienale non reclini, argh! e della sottile imbottitura del sedile, doppio argh! Per un volo di un’ora va bene, ma alla lunga diventa scomodo.
Per il resto del viaggio mi godo il panorama di un’Europa coperta di nubi, è sempre un sollievo verificare che sopra tanto cielo piovoso c’è il sole, mentre qui a bordo non annunciano la vendita di biglietti della lotteria.
Atterriamo in orario in un grande aeroporto, ben organizzato e splendidamente connesso al centro città.
Quando in connessione con un volo internazionale o intercontinentale nel quale la classe sarà o sia stata dalla business in su, i servizi di HOP! non offrono un sedile più confortevole, per quanto vengano assegnati posti nelle prime file, ma il rinfresco di bordo è costituito dalla consueta scelta di bibite e da una ricca serie di amuse-bouche dolci e salati belli da vedere e buoni da mangiare: mini panino con tonno e pistacchi, crema di formaggio e rapa, macaroon al pistacchio, plum cake, caramelle mou Le Salidou, frutta fresca.
In conclusione: HOP! costa poco, e per questo l’accredito di miglia è ridotto e in alcuni casi nullo, anche se poco di più delle low-cost più agguerrite del mercato, ma mantiene il servizio, sia in volo che a terra, delle grandi compagnie.