Turatevi il naso e volate Ryanair.
Che Ryanair sottopaghi i propri dipendenti (qui) e non abbia un buon rapporto con i sindacati è un dato di fatto, ma nonostante ciò, o chissà in parte proprio per questo, continua ad aggiungere rotte, per le quali si fa riccamente finanziare dagli Enti locali, e ad aumentare il fatturato, 6 miliardi di euro, e gli utili, 1,2 miliardi nel 2016.
Quello che sempre mi stupisce è di come non cessino di aumentare anche i passeggeri, ammaliati dalle tariffe e dai voli scomodi ma diretti, e assolutamente ciechi, sordi e muti, come le tre scimmiette, di fronte agli abusi che ben pochi di loro accetterebbero in silenzio e a capo chino sul proprio posto di lavoro o nella professione.
Oggi lunedì 23 gennaio la compagnia è stata convocata, come legge impone, all’incontro di conciliazione nella sede del Ministero del Lavoro per cercare una conciliazione, appunto, con i lavoratori e scongiurare lo sciopero proclamato per il 7 febbraio 2017 dalla Fit-Cisl. Non sarebbe la prima volta che Ryanair non si presenta alle riunioni, disconoscendo di fatto ogni associazione sindacale italiana, visto che ritengono che i loro dipendenti rispondano solo all’ordinamento irlandese, paese nel quale hanno la sede.
Se dovessero continuare a disertare gli incontri si potrebbe creare un precedente dannoso per i passeggeri: non venire preventivamente e adeguatamente informati sugli scioperi o le eventuali revoche.
Sciopero Ryanair il 7 febbraio? Dubito arrivino a tanto e “senza permesso”.
Anch’io la penso come te … se vogliono continuare a lavorare.