Abu Dhabi è la nuova Roma.
Dato che l’Italia, e gli italiani che ne fanno parte, hanno dimostrato di non sapere amministrare una compagnia aerea, Alitalia AZ è stata venduta per la metà. I soldi non sono nemmeno tanti, considerando quelli che ci vennero offerti qualche anno fa e quelli che avrebbe potuto generare, se normalmente amministrata, la principale compagnia aerea di una nazione ricca, popolosa e turistica come la nostra. Ma non è di questo di cui voglio parlare. Ho dei dubbi, che vorrei condividere con voi, sulla convenienza di continuare a volare Alitalia. Il mio è un punto di vista da viaggiatore, non essendo io né un Capitano Coraggioso né un dipendente AZ.
Fino ad oggi, nonostante tutto e quando possibile, ho sempre cercato di viaggiare Alitalia; le rotte verso il Nord e Sud America, quelle che volo con più frequenza, sono ben coperte, i prezzi ragionevoli, il servizio da medio a buono, e inoltre sapevo che i miei soldi sarebbero rimasti in Italia. Il mio aeroporto di riferimento non è uno dei primi per traffico, ma è ben connesso con l’hub di Roma FCO dove le coincidenze non hanno mai ecceduto le 2 ore. Avrei potuto volare via Londra, Parigi o Francoforte, qualche volta l’ho fatto, ma alla fine me ne sono sempre pentito per le lunghe attese, la ressa, le distanze enormi da percorrere e, pure nonché spesso, i bagagli che arrivavano con uno o due giorni di ritardo.
Ma da domani, ora che AZ è per metà in mano ad Etihad Airways EY, cosa mi frena dal scegliere altre compagnie?
L’investimento iniziale, quello necessario per comprare il 49% di AZ, ha richiesto un esborso di €387,5 milioni, ai quali vanno sommati altri €112 milioni per l’acquisizione del 75% di Alitalia Loyalty Spa, la società che opera MilleMiglia, ebbene sì i programmi di fidealizzazione hanno un valore perché producono soldi per il gestore (nel 2012 Miles&More ha generato ricavi per circa €700milioni) e 5 paia di slot all’aeroporto di Londra LHR. Cosa rimane di bianco rosso e verde? E’ come se vendessi metà di casa mia, con bagno e cucina in condivisione … non ne sono più padrone.
Dalle parole di Hogan, CEO di Etihad, si prospetta un taglio delle tratte internazionali in perdita sul corto raggio, ecco la ragione della vendita degli slot londinesi, a vantaggio di quelle a lungo raggio che nella congiuntura economica mondiale attuale sono le uniche che rendono. Si è ventilata la crescita di 10 rotte nei prossimi 5 anni, tra queste forse Santiago del Cile STL, Città del Messico MEX, San Francisco SFO, Pechino PEK e Shanghai PVG; poco molto poco, considerando che i gruppi europei che hanno come riferimento British Airways e Lufthansa hanno un tasso di crescita decisamente più elevato. E con quali aerei poi? Hogan ha detto che la flotta a lungo raggio di AZ sarà incrementata del 32%, a conti fatti stiamo parlando di 7 aerei sui 22 attuali, ma in quanti anni? Un B787 Dreamliner o un Airbus A350 costano dai 250 ai 350 milioni di dollari, sono forse previsti dei costosi noleggi?
Dall’inverno del 2014 Alitalia aumenterà la frequenza da Roma FCO verso Abu Dhabi AUH e avrà inizio il collegamento Milano MXP – Abu Dhabi AUH. Mentre dall’estate del 2015 l’hub di Etihad EY sarà connesso anche con Venezia VCE, Catania CTA e Bologna BLQ. Quasi una flotta di navette in volo tra la Penisola e gli Emirati. E a quel punto, per volare verso est, quale sarà la differenza tra scegliere AZ oppure Emirates, Qatar o Turkish? Per chi non gravita sugli aeroporti menzionati, inoltre, va considerato pure il doppio stop over.
Il pareggio di bilancio è previsto per il 2017, mentre per l’anno successivo si considera che Alitalia avrà aggiunto 5 nuove rotte intercontinentali da Roma FCO e più che raddoppiato in frequenza il numero di collegamenti intercontinentali diretti per settimana, ora fermi a solo 25, da Milano MXP.
Eithad, inoltre, assieme ad Alitalia, diventa aerolinea ufficiale dell’Expo 2015.
Spero di essere smentito, ma al momento ho l’impressione che dal tavolo delle trattative gli emiratini si siano alzati con un prospetto di rendita che va ben oltre il 49% acquistato.
Volare Alitalia continuerà ad avere una logica per chi vola verso ovest, magari con nuove rotte e un servizio molto migliorato, Hogan promette un’attenzione maniacale per il cliente, mentre per chi ha destinazioni da raggiungere nel ricco Oriente, nella popolosa India e nella lontana Oceania, Abu Dhabi AUH diventa il nuovo fulcro da dove si dipartono, e arrivano, tutte le strade.
Per alcuni viaggiatori, come me, questo significa una coincidenza in più.
Da oggi mi sento più libero di scegliere nel mercato, sempre che riesca a liberarmi da una cappa di romanticismo tutto italiano.