La mela più cara del mondo: 500$.

il verbale consegnato a Crystal Tadlock (immagine cortesia di FoxNews)

Siete di ritorno da un viaggio e la compagnia aerea con la quale state volando vi offre come snack una mela. Adesso non avete fame, ma siccome vi aspetta un volo in connessione e un’attesa in aeroporto, magari più tardi un morso a una dolce e succosa mela rossa lo dareste volentieri … ricordate il serpente? le mele sono tentatrici … e anche quelle offerte gratis possono costare care se state entrando negli USA.

Crystal Tadlock, originaria del Colorado, stava tornando a casa dopo un viaggio a Parigi e a bordo di Delta le viene offerta una mela che Tadlock decide di mettere in borsetta per dopo. Al controllo di frontiera quella mela le verrà sequestrata come “frutta non dichiarata” e Tadlock multata di $500.

“L’agente del controllo mi chiese se il mio viaggio a Parigi era stato caro, io risposi che sì ma senza capire la domanda”, dice Tadlock alla catena FoxNews, e poi continua: “dopo di che aggiunse che sarebbe stato molto più caro quando avessi pagato la multa di 500 dollari”.

Tadlock, ovviamente, non l’ha presa bene. Ha cercato di scaricare il barile sulla compagnia aerea che si è pure presa la briga di mettere un bollino con il proprio simbolo sulla mela, ma Delta ha rispedito la palla al mittente rispondendo che “noi incoraggiamo i nostri clienti a rispettare i protocolli del U.S. Customs and Border Protection”.

Oltre alla multa, che per quantità non commerciali e nel caso di prima volta può arrivare sino a $1000, Tadlock avrebbe potuto perdere i privilegi del Global Entry che consentono di velocizzare le pratiche di ingresso negli USA e non richiedono di compilare il modulo blu della dichiarazione di dogana. Ma bisogna comunque passare il Global Entry kiosk, la stazione di autocontrollo computerizzata, nella quale Tadlock ha dichiarato di non trasportare “natural products, including fruits, vegetables, meats …” etc.

Intendiamoci, anche a me sarebbe scocciato farmi multare di $500 per una mela. Anni fa, di ritorno da un viaggio in Sudamerica, all’arrivo in Europa, mi contestarono un costoso bagnoschiuma che avevo comprato al Duty Free di partenza. Ancora impacchettato e con tanto di ricevuta pinzata il prodotto liquido superava i 100ml consentiti. Dopo il rifiuto alla mia offerta di fargliene regalo, il rigoroso funzionario mi offrì una sola soluzione che fortunatamente non considerava una multa: un bidone pieno di prodotti simili al mio trasportati da disattenti viaggiatori. Comunque restio a disfarmene scelsi invece di donarlo alla signora delle pulizie che, spazzolone in mano, lustrava il pavimento dell’area controlli agli arrivi.

Mi dispiace Tadlock, ma quando ci sono delle regole, per quanto a noi possano sembrare astruse o semplicemente sciocche, di sicuro ci sono motivazioni che le hanno fatte scrivere. Il dogma è semplice: c’è una regola –>> si rispetta.

Nota: 500 dollari e neppure un morso!

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