La pulizia di un aeroplano: l’interno. Le compagnie più pulite.
La sensazione di disordine salendo a bordo di un aereo viene spesso tradotta dai passeggeri come sporcizia. Le cinture di sicurezza non correttamente ripiegate, gli schienali non ritti, briciole sul pavimento o riviste spiegazzate nella tasca del sedile di fronte, a volte si trovano pure fazzoletti usati, macchie di cibo o di bevande, tutto questo concorre a trasmettere una pessima impressione. Tra un volo e l’altro le squadre di pulizia lavorano in fretta perchè tutto venga ripulito e rimesso in ordine, per poi lasciare al personale di bordo il compito di ricevere i nuovi viaggiatori con un sorriso. Ma non è solo l’occhio che vuole la sua parte.
Le compagnie sono alquanto vaghe sui tempi di pulizia e la composizione delle squadre di pulitori. Singapore Airlines pulisce un Boeing 747 in 40 minuti con una squadra formata da una dozzina di addetti armati di guanti, sacchi, spugne e prodotti di pulizia. Ma nessuno dice esattamente con che frequenza e con che metodi l’interno di un apparecchio venga pulito, e disinfettato, da cima a fondo.
Perchè se è vero, come abbiamo detto, che la prima impressione è quella che conta, in realtà i punti più pericolosi per la trasmissione di batteri e pure virus all’interno di un apparecchio, alcuni dei quali possono vivere anche per ore sulle superfici, sono quelli meno evidenti.
Questi sono 5 punti che non dovreste mai toccare a mani nude: il tavolino ribaltabile di fronte a voi, o quello estraibile dal bracciolo; la maniglia interna del bagno, c’è ancora chi va in bagno e poi non si lava le mani; il bottone dello sciacquone, ma comunque evitate di toccare il meno possibile all’interno del bagno soprattutto se il volo è iniziato da parecchie ore; le coperte e i cuscini; le bocchette dell’aria sopra di voi.
Stiamo parlando di regole generali, regole di buon senso, ma ci sono alcuni casi che vanno comunque considerati. Un aereo che percorre più tratte in un giorno e che si ferma a terra per poco tempo prima di ripartire sarà meno pulito di un apparecchio in partenza per un volo intercontinentale. Molte compagnie low-cost, come ad esempio Ryanair, fanno della frequenza di tratte volate da un apparecchio uno dei punti di forza del loro modello economico, a volte passano meno di 30 minuti tra un atterraggio e un decollo, con relativo sbarco e imbarco dei passeggeri.
La maggior parte degli apparecchi usati per i voli di corto e medio raggio rimane a terra lunghe ore durante la notte, in questo lasso di tempo gli interni vengono puliti con più attenzione e i voli del mattino saranno più puliti di quelli della sera. First e business class vengono pulite con più attenzione che non la classe economica.
Pulizia tra i voli e pulizia notturna, ma con che frequenza l’interno di un apparecchio viene pulito veramente a fondo: pareti, soffitti, sotto le poltrone, nelle più nascoste scanalature, nelle pieghe delle poltrone, etc. e, molto importante, disinfettato. Nessuna compagnia lo afferma con certezza, alcune dicono di farlo ogni 30 giorni, altre ogni 55, oppure ogni 100 ore di volo, tutte misure empiriche; i costi di pulizia sono spesso alti e a volte appaltati a imprese terze sulla cui efficacia non sempre c’è controllo.
In ogni caso, le compagnie asiatiche e quelle del centro e nord Europa risultano sempre nelle classifiche delle più pulite. Eccovi, in ordine strettamente alfabetico, la luccicante profumata e disinfettata migliore dozzina: ANA All Nippon Airways, Asiana Airlines, Austrian Airlines, Cathay Dragon, Cathay Pacific, EVA Air, Finnair, Hainan Airlines, Japan Airlines, Korean Air, Lufthansa, Singapore Airlines.
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