Casablanca CMN – Cuneo CUF, Air Arabia Maroc 3O2481: l’aereo dei migranti.
L’aereo è sempre lui, il comodo Airbus A320 di Air Arabia Maroc, ma la musica è cambiata. Sembra che la compagnia di base a Casablanca, per il ritorno in Europa, abbia subito una penalizzazione o una auto penalizzazione. Sia per la scelta dell’aeroporto di Cuneo, più piccolo rispetto all’aeroporto di Bergamo utilizzato all’andata, sia perché l’orario è di quelli che fanno soffrire: la partenza è prevista alle ore 6:00. Partire a quell’ora vuol dire non dormire. Ci vogliono oltre 45 minuti di tragitto dalla città a cui seguono un’ora e mezza di pratiche e procedure sfiancanti. Poi, finalmente, si sale a bordo e sembra di essere su uno dei barconi di Lampedusa: il volo è pieno di contadini marocchini, in abiti locali, che hanno o che cercano lavoro in Italia. Con bagagli inverosimili nelle dimensioni e nella fattura, disorientati dall’aereo, alcuni non sanno nemmeno leggere il numero del posto o gli avvisi di partenza. E allora si smettono i panni del viaggiatore per indossare quelli del migrante. Che parla arabo, che non legge i caratteri latini, che non sa di procedure aeree. Che vede le hostess insofferenti. Che deve tirar fuori il cibo preparato a casa, sull’aereo. E poi le voci, i bambini, il viavai al bagno, la cintura slacciata all’atterraggio, il telefonino che suona anche in volo.
Per leggere di cosa succede all’arrivo a Cuneo, qui.
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