Con la X vanno più lontano: Boeing 777X.

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Rotte lunghe e pure senza scalo. La nuova frontiera per le compagnie sta concentrando gli sforzi dei produttori su una nuova generazione di wide body ad amplissima autonomia. Come i nuovi Boeing B777, denominati X. Vediamo di cosa si tratta e tracciamo anche qualche linea guida sulla storia del modello triple seven, entrato sul mercato nel 1995, quello cioè che con i suoi due giganteschi propulsori ha reso possibile la copertura di rotte fino ad allora riservate ai tri / quadrimotori. Oltre alle versioni base 200 e 300, la casa americana ha prodotto anche quelle a raggio esteso: la 200LR (Long Range, capace di coprire più di 9.300 miglia, pari a 17.200 km, attuale record mondiale di autonomia) e la 300ER (Extended Range, operante fino a 7.250 miglia/13.400 km). Ma ora si va oltre. E anche con le dimensioni. Il nuovo segmento X prevede infatti due versioni: la 8X e la 9X. La prima, con la sua autonomia di 9.500 miglia/17.600 km, potrebbe coprire le rotte fra il Medio Oriente e l’America Meridionale e chiaramente il pensiero corre alle compagnie del Golfo. Certo, servirà più carburante e allora ecco che la lunghezza dell’ala dovrebbe passare dagli attuali 64,8 metri a 71,3 per entrambe le versioni, mentre la 9X vedrebbe un incremento di lunghezza della fusoliera di 2,62 m rispetto al -300ER, per raggiungere i 76,5 m e ospitare fino a 407 passeggeri. La costruzione del corpo centrale dovrebbe rimanere in metallo, relegando alla sola struttura portante l’utilizzo dei compositi. Tempi previsti per il roll out? Non brevissimi, l’intero discorso è solo alla fase di progetto e le stime di Boeing parlano di entrata in servizio intorno al 2019. Ma Airbus ha ricevuto il messaggio: la guerra ai nuovissimi A350, soprattutto alla versione 1000, è dichiarata.

Luca Verduci

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